L’illustratore dell’anno

Calendario 2014.inddDopo aver rimpinzato le nostre pance di pandori, panettoni e cioccolata, è giunto il momento di mettersi a lavoro con matite e fantasia! Quale progetto migliore se non un calendario illustrato?
Eh sì, perché Città del sole è di nuovo alla ricerca dell’Illustratore dell’anno! Dal 2008 l’azienda di giocattoli seleziona l’autore del calendario tramite una gara fra giovani illustratrici e illustratori di tutto il mondo.

Il concorso premia il miglior progetto per un calendario destinato a bambini da 2 a 6/7 anni. Possono partecipare tutti gli illustratori e le illustratrici, senza limiti di età. Il bando è consultabile all’indirizzo: http://www.cittadelsole.it/customer/pages.php?pageid=763&mode=preview
Per la realizzazione del calendario è previsto un compenso onnicomprensivo di 3500 euro lordi.

Questo concorso ha permesso di pubblicare calendari davvero molto belli, illustrati da Silvia Baroncelli (vincitrice dell’ultima edizione), Richolly Rosazza, Barbara Cantini, David Pintor, Marco Trevisan e Anna Castagnoli.

2013 Richolly Rosazza

Richolly Rosazza (tavola calendario 2013)

2012 Barbara Cantini 2

Barbara Cantini (2012)

2011 David Pintor 1

David Pintor (tavola calendario 2011)

2010 marco trevisan 2

Marco Trevisan (tavola calendario 2010)

2010 marco trevisan

Marco Trevisan (tavola calendario 2010)

 

CALENDARIO 4

Anna Castagnoli (tavola calendario 2009)

 

Il segreto per essere selezionati? Date uno sguardo all’articolo scritto da Anna Castagnoli lo scorso anno: Come abbiamo vinto il concorso: bozzetti e segreti dei vincitori
http://www.lefiguredeilibri.com/2013/01/31/concorso-calendario-citta-del-sole-bozzetti-e-segreti-degli-illustratori-vincitori/

Ma un prezioso suggerimento arriva proprio da Città del sole:
«Per un bambino intorno ai 3 anni, un calendario pone le basi di un lungo apprendistato, che durerà fin negli anni della scuola. Nel proporre il calendario come omaggio destinato al piccolo utente della Città del sole, ci impegniamo in una operazione che è in sintonia col nostro atteggiamento verso il gioco. Non vogliamo infatti, con questo calendario, “insegnargli” l’anno con i suoi mesi e stagioni, ma solo permettergli di sperimentare le emozioni di un anno vissuto da un artista. Questo implica che l’illustratore si deve sentire invitato a essere il più possibile se stesso – magari un se stesso più bambino – nel concepire il progetto complessivo del calendario, quasi fosse il racconto di un anno sognato, fatto di stagioni per lui ideali e di mesi simbolo».

Tornare bambini: sembra questo il segreto.
E in fondo, a chi non piace farlo?

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